La Casa di Accoglienza nasce nel 2001 dal Centro di Aiuto alla Vita come comunità mamma-bambino per rispondere all’esigenza di aiutare donne in gravidanza che non trovano nella loro famiglia o nelle reti sociali un appoggio ed un sostegno per vivere serenamente la loro maternità; successivamente è stata aperta anche a donne con bimbi fino all’età scolare primaria.
Casa 2000: accoglienza con il cuore si configura come accoglienza comunitaria per nuclei mamma-bambino ai sensi della DGR 25 del 18/12/2012. È una struttura socioassistenziale residenziale; ospita donne in difficoltà per la loro gravidanza e madri con bimbi garantendo ai minori un contesto di vita familiare caratterizzato da relazioni stabili e affettivamente significative e alle madri un adeguato supporto per la verifica al sostegno della genitorialità.
L’accoglienza si pone come esperienza di condivisione con l’intento di accompagnare, lungo un tratto di cammino:
- Donne in difficoltà per una gravidanza inattesa o indesiderata.
- Nuclei mamma-bambino in situazione di disagio e/o con problematiche relative alla funzione genitoriale
L’attività si prefigge i seguenti obiettivi:
- La tutela sociale della maternità attraverso l’attività di accoglienza residenziale di donne in gravidanza e madri con bambini, senza alcuna distinzione di razza, nazionalità e religione nel totale rispetto delle convinzioni etiche, morali e religiose delle stesse.
- La protezione della madre e del minore in caso di maltrattamenti, trascuratezza, deprivazione socioculturale (povertà relativa) e assenza di risorse (povertà estrema)
- La verifica delle capacità genitoriali con la redazione di relazioni a scadenza concordata con i Servizi invianti.
- La conquista di autonomia personale della donna e del nucleo madre- bambino attraverso l’acquisizione della consapevolezza del ruolo materno e l’educazione sul piano morale e psico-affettivo delle persone accolte, nonché lo sviluppo di capacità critica in vista del definitivo reinserimento sociale.
- Accoglienza di pronto intervento in caso di grave urgenza.
La comunità è situata in Biella – Corso del Piazzo n. 20, in locali concessi in comodato gratuito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
La posizione è particolarmente suggestiva in quanto il Piazzo costituisce il borgo storico della città di Biella. Si tratta di una zona a traffico limitato e pertanto ideale per le esigenze di tranquillità delle ospiti. Il quartiere è dotato dei servizi essenziali (scuola, asilo, posta, banca).
Al tempo stesso il centro città è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e con esso anche i luoghi lavorativi, i presidi sanitari ed i luoghi di aggregazione.
La casa è in grado di accogliere fino a 12 posti compresi i bimbi.
È strutturata su tre piani così suddivisi:
P. Terreno: ingresso, corridoio, ufficio, sala TV, camera da letto (due posti), bagno, soggiorno, cucina, salone giochi, cortile.
P. Seminterrato: bagno, dispensa, lavanderia, stireria.
P. Primo: 2 camere da letto ciascuna con bagno dedicato, 2 camere da letto con bagno in comune, e 1 camera per il volontario con bagno.
Esternamente la Casa è completata da un bel portico con adiacente giardino, cortile e parco giochi per i bimbi.
La struttura accoglie:
- gestanti, anche minorenni, in qualsiasi stadio della gravidanza
- madri sole con bambini da 0 a 10 anni, sia italiane che straniere purché in possesso di regolari documenti, senza distinzione di fede religiosa, anche in presenza di disabilità medio-lievi.
Si accede all’ospitalità su richiesta scritta da parte:
- del Servizio Pubblico (Comuni,Consorzi, ASL,ecc…);
- dei Centri di aiuto alla vita, del servizio S.O.S Vita e di altre associazioni che operano al fine di superare le motivazioni che inducono all’aborto;
- su iniziativa individuale della donna.
La domanda deve contenere una relazione sulla situazione della persona o nucleo e sulle motivazioni che sono alla base della richiesta di accoglienza.
L’equipe operativa valuta con tempestività le domande pervenute e comunica l’eventuale disponibilità all’accoglienza, subordinata all’accettazione da parte dell’ospite, al rispetto del regolamento e del progetto concordato con i Servizi invianti.
La casa è aperta tutto l’anno, con presenza ventiquattro ore su ventiquattro di personale qualificato e di volontari.
La dimissione può avvenire:
- per conclusione del progetto, concordato con il Servizio inviante;
- per decisione autonoma della mamma;
- per abbandono del progetto con l’allontanamento dei figli (sia per scelta volontaria che per imposizione del Tribunale);
- per mancato rispetto del regolamento.
Il progetto individuale viene elaborato fra gli operatori dell’Ente inviante, l’ospite e l’equipe della casa e deve contenere:
- Gli obiettivi riguardanti il percorso proposto per la persona accolta.
- Le tappe: acquisizione della lingua, formazione professionale, lavoro,ecc…
- La metodologia degli interventi: incentivo all’autostima e alla responsabilizzazione, aiuto alla capacità di sopportare le frustrazioni, accompagnamento per un realistico esame della realtà, sostegno nella condivisione e applicazione delle regole.
- I tempi di verifica e la metodologia degli stessi
- La regolamentazione dei rapporti con i famigliari.
La comunità offre:
- il servizio alberghiero con fornitura di posto letto, biancheria e pasti.
- Fornitura di prodotti per l’igiene personale, vestiario, attrezzi per l’infanzia, materiale ludico e didattico.
- Accompagnamento all’assistenza sanitaria (ginecologica e pediatrica)
- Accompagnamento per pratiche amministrative (documenti di soggiorno per le straniere).
- Baby-sitting quando la mamma lavora.
- Inserimento in servizi territoriali per l’infanzia.
- Attività ricreative per socializzazione.
- Proposte per l’animazione e il gioco.
- Organizzazione e assistenza del tempo libero.
- Sostegno psicologico
- Psicomotricità per mamma e bimbo.
L’ equipe è composta da:
- una coordinatrice che svolge mansioni di programmazione e di coordinamento delle varie attività ed è punto di riferimento per tutti gli operatori;
- educatrici professionali, presenti 12 ore al giorno nei turni diurni come richiesto dalla vigente normativa regionale;
- un’operatrice con mansioni di gestione della casa, accompagnamenti ecc…;
- diverse volontarie, formate per tale ruolo, che coprono soprattutto i turni notturni e le festività, e collaborano alla gestione quotidiana della casa (preparazione pasti, attività ludico-ricreative, ecc).
Il turn over del personale è volutamente contenuto. Gli operatori partecipano ad incontri settimanali di verifica e con cadenza mensile ad incontri di supervisione con Formatrice PRH per riflettere sul metodo educativo e sulle strategie da seguire.
Inoltre, il personale partecipa ad incontri, seminari, convegni promossi da pubbliche istituzioni, da Movimento per la Vita Italiano e da altre associazioni che perseguono finalità similari.
I rapporti di relazione con i familiari vengono indicati in ogni singolo progetto, che regola anche la loro realizzazione. Essi occupano una parte rilevante nel progetto, perché incidono su fasi del percorso e spesso concorrono a determinarne l’esito.
La casa accoglie, gratuitamente fino alla nascita del bambino, la donna nei primi mesi di gravidanza che, grazie all’inserimento in Comunità, decida di non abortire. All’Ente Pubblico viene richiesto un rimborso spese vive onnicomprensivo ad eccezione delle spese sanitarie (in mancanza di esenzione ticket), retta per l’asilo e per le eventuali necessità delle ospiti (sigarette, schede telefoniche…). ll pagamento di tale rimborso spese avviene tramite bonifico bancario sul conto corrente in essere presso:
Banca di Asti Filiale di Biella
IBAN IT51N0608522300000026690028
a fronte della presentazione di una nota di addebito, IVA esente
- Comune di Biella
- Provincia di Biella
- Consorzi Servizi Sociali: IRIS,CISSABO,CISAS,
- CISAVS,CSS, IinRE.TE,IN.TE.SA
- Servizi Sociali di Varese, Ivrea, Torino ,ecc…
- Comunità Giovanni XXIII
- Caritas di Bologna
- Centri di aiuto alla Vita di tutta Italia
- S.O.S. Vita (numero verde dei Centri di Aiuto alla Vita)
- Tribunale Ordinario
- Magistratura Minorile di Torino
- Questura di Biella e Torino
- Centro di salute mentale
- SERD
- Neuropsichiatria infantile
- Presidio sanitario
La Casa è dotata di un sistema informatizzato e cartaceo per la raccolta, la protezione e la gestione dei dati personali, ai sensi della normativa sulla Privacy. (artt. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679).